In un’epoca in cui, soprattutto in campo lavorativo, le donne sono spesso costrette a ridimensionare - se non a silenziare del tutto - la loro femminilità per essere prese maggiormente sul serio, è sempre più diffusa la ricerca di rituali per risvegliare l'energia femminile per mantenere un equilibrio a livello spirituale.
Nella concezione filosofica e spirituale dell’individuo sono infatti le due polarità - l’energia femminile e quella maschile, lo yin e lo yang - a determinare l’essenza di una persona. La salute e il benessere dipendono molto dall'equilibrio tra queste due polarità. Uno squilibrio può portare a problemi fisici, emotivi e spirituali, e sono spesso le donne a pagarne il prezzo. Nella società moderna, ancora incentrata su una visione patriarcale, l’energia femminile viene infatti spesso soffocata per lasciare spazio a quella maschile, più dinamica, razionale e attiva.
Calcolatori
L’energia maschile, che nell’antica filosofia cinese è rappresentata dallo yang, si collega alla forza, alla determinazione, all'azione, alla logica, alla protezione e alla leadership. Quella femminile, lo yin, è considerata più sottile, intuitiva ed emozionale, collegata alla creatività, alla cura, all'emotività, alla flessibilità e alla connessione con la Terra e con gli altri esseri viventi.
Quando l'energia femminile è bilanciata si manifesta come compassione, gentilezza, sensibilità e saggezza interiore, ma troppo spesso viene prevaricata da quella maschile. Esistono però pratiche e rituali dedicati proprio a coltivare il sacro femminile e l’energia femminile, per risvegliarla in situazioni o periodi in cui viene soffocata.
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Coltivare la consapevolezza con la meditazione
Un modo efficace di riconnettersi con la propria energia femminile è lasciarle spazio. Visto che l’energia femminile è strettamente connessa all’intuizione, è importante prendersi qualche minuto per concentrarsi su ciò che ci circonda, essere consapevoli e dunque ricettive. Questo può essere un mezzo per entrare in connessione non soltanto con se stesse ma anche con il mondo e con ciò che ci circonda. Nella pratica si potrebbe dunque dedicare qualche minuto alla meditazione prima di iniziare la giornata: un rituale molto semplice, ma che può portare grandi risultati.
Creare uno spazio sacro
Avere sempre a disposizione uno spazio sacro in cui ascoltare se stesse e coltivare la consapevolezza può essere decisivo. Lo si può creare in un angolo della casa, predisponendo un punto con un cuscino su cui accomodarsi e un piccolo altare con una candela o un fiore: è qui che ci si può ritrovare la mattina, o ogni volta che se ne sente il bisogno, per trascorrere qualche minuto in connessione con il sacro femminile e risvegliare così l’energia.
Tenere un diario
Tenere un diario è utile per liberarsi di tutte quelle “scorie mentali” che possono appesantire anche a livello spirituale. Per risvegliare l’energia femminile, quella maggiormente connessa con creatività e intuizione, è importante svuotare la mente: mettere su carta i pensieri più assillanti e ricorrenti, fonti di ansia e stress, aiuta a fare spazio.
Muovere il corpo
Un altro rituale semplice ma estremamente efficace è il movimento. La pratica dello yoga o della danza, ma anche una corsa o una camminata, aiuta a radicarsi nel proprio corpo e anche nel qui e ora, lasciando che l’energia femminile fluisca liberamente.
Dare retta all’intuizione
Lo abbiamo detto più volte: l’energia femminile è anche e soprattutto intuizione ed emozione. Dare retta alla pancia, insomma, è un modo per lasciarla fluire e farle spazio. Questo comporta ascoltarsi sia a livello lavorativo sia sociale. Se un posto di lavoro non è più adeguato, o si nota che colleghi o amici non sono più allineati con le nostre esigenze e il nostro stile di vita è bene ascoltarsi e seguire il flusso. In che modo? Cercando di agire per ricreare le condizioni ottimali per il benessere psicofisico piuttosto che costringersi a proseguire su una determinata strada nella convinzione di “agire d’impulso” facendo il contrario.
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