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Cosa sono gli archetipi e perché è importante conoscerli

Gli oroscopi di
Secondo il pioniere della psicologia analitica Carl Gustav Jung, gli archetipi fanno parte dell'inconscio collettivo e influenzano il modo in cui le persone percepiscono e reagiscono al mondo. Ma cosa succede quando sono troppo dominanti?

Una delle tendenze più antiche dell’essere umano è ricondurre la propria personalità a modelli che definiscono a grandi linee la propria identità, così da riconoscersi e riconoscere gli altri. Si tratta di definizioni che Carl Gustav Jung, uno dei pionieri della psicologia analitica, ha definito “archetipi”, riferendosi appunto a modelli universali di personaggi, simboli, temi e situazioni che ricorrono in miti, storie e culture diverse.

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Secondo Jung, gli archetipi fanno parte dell'inconscio collettivo, una sorta di deposito universale di esperienze umane condivise, e influenzano il modo in cui le persone percepiscono e reagiscono al mondo e si manifestano

Conoscerli e comprenderli è utile non soltanto per conoscere meglio se stessi, ma anche perché esaminare i messaggi che ci inviano aiuta a crescere ed evolversi. Può capitare di sentirsi bloccati in alcune fasi della vita, ripentendo modelli di comportamento che non si sono rivelati efficaci. Una ripetizione che può essere ricondotta agli archetipi e all’attrazione che esercitano su di noi e sulle nostre energie. 

Identificarsi in un determinato archetipo può dunque aiutarci a riconoscerlo come tale e ad assumerne qualità e potenzialità per trasformarlo da ostacolo a potenzialità. Proviamo allora a illustrare le caratteristiche dei cinque archetipi universali e a capire se ci ritroviamo e identifichiamo in uno di loro.

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Puella/Puer (Fanciulla/Fanciullo)

Questo archetipo rappresenta l'innocenza, la giovinezza e spesso l'ingenuità. La fanciulla è spesso associata alla bellezza, alla freschezza e a un senso di meraviglia verso il mondo. Le persone che presentano i tratti distintivi di questo archetipo amano fantasticare, sono creative e si esprimono al meglio attraverso l'arte. Spesso sono attori, musicisti, ballerini, poeti e pittori. Tendono a rifuggire le responsabilità e gli ostacoli che caratterizzano la vita degli adulti, e possono entrare in conflitto con il mondo reale, che li costringe a scegliere tra il sé bambino e quello adulto.

La Vittima

Questo archetipo rappresenta l'individuo che subisce ingiustizie o maltrattamenti, spesso senza colpa. Per le persone in cui è maggiormente rappresentativo, il mondo è un luogo ingiusto in cui sentimenti, bisogni e desideri sono ignorati o snobbati. Le emozioni vengono represse perché non sarebbero accolte né comprese. Spesso soffrono di insicurezza e bassa autostima e ritengono nel profondo di valere poco e di meritare di essere trattati male, ma anche nella consapevolezza finiscono per maturare rabbia e frustrazione, oltre che sofferenza. Spesso sviluppano un atteggiamento passivo verso la vita, ritenendo che le cose debbano andare esattamente come vanno e che non vi sia nulla che possano fare. Tendono a essere pessimiste e a preferire la compagnia di persone che condividono lo stesso stato d'animo. Difficile dunque che si assumano la responsabilità piena delle cose, soprattutto se vanno male: nella stragrande maggioranza dei casi, per loro la colpa è degli altri, o semplicemente del destino.

Il Combattente

Il Combattente è un archetipo che rappresenta la forza, la determinazione e la volontà di lottare contro le avversità. Questo archetipo è spesso associato a guerrieri, eroi e difensori della giustizia. Come la Vittima, ritiene di dover lottare contro le ingiustizie, ma invece di accettarle passivamente si fissa un obiettivo e fa di tutto per raggiungerlo, finendo per non ascoltare o calpestare il punto di vista altrui ritenendolo sbagliato a priori. Le persone contraddistinte da questo archetipo sono amici fidati, ma spesso partner difficili perché è nella vita privata che tendono a sfogare il desiderio di dominanza. Sotto la caparbietà e la corazza nascondono però un fondo di tristezza e disconnessione da ciò che li circonda, e rischiano di perdere il contatto con la realtà in preda alle loro "battaglie".

Il Salvatore

Il Salvatore è un archetipo che rappresenta colui che sacrifica se stesso per il bene degli altri. Questo archetipo è spesso visto in figure di eroi che si impegnano a salvare il mondo o a redimere gli altri. I Salvatori spesso esprimono la loro simpatia per chi è in difficoltà e si lasciano coinvolgere troppo nella vita degli altri, definendo se stessi attraverso i gesti e i sacrifici che compiono per gli altri. Sono convinti di essere mossi da bontà, purezza e nobili intenzioni, e rifiutano di accettare di nutrire anche un briciolo di egoismo. Sono costantemente a disposizione degli altri, ma nascondono il desiderio di evitare i loro traumi e le loro fragilità: concentrandosi sul dolore e sulle difficoltà altrui riescono a sfuggire ai loro, ma difficilmente riescono a trovare la felicità in autonomia: tutto passa attraverso il rapporto con gli altri, di cui finiscono per essere dipendenti.

Il Martire

Il Martire è un archetipo che rappresenta colui che soffre o muore per una causa più grande di sé. Questo archetipo incarna il sacrificio e la dedizione estrema, spesso fino al punto di auto-sacrificio. È visto come un simbolo di coraggio e di devozione, ma può anche essere associato a un eccesso di abnegazione. Nella vita quotidiana lo si può ritrovare in persone che all'apparenza mettono da parte tutte le loro esigenze, i loro bisogni e i loro desideri per soddisfare quelli degli altri, ritenendoli più importanti e meritevoli. Spesso abbracciano cause per cui lottano instancabilmente, e sono portati a mettere in discussione l'autorità e il sistema di credenze comuni. Tendono a giudicare gli altri, convinti che chi perde abbia sempre ragione, e a prevaricare gli altri se non perorano la loro causa. La rettitudine è il loro faro, che però gli impedisce di vedere come stanno esattamente le cose e ad affrontare il modo con obiettività. Questa cieca dedizione spesso li porta a isolarsi, e a sentirsi molto soli.

Come fare pace con gli archetipi

Analizzati alcuni dei principali archetipi, resta da chiarire come comportarsi se ci si accorge di essere "dominati" da una o l'altra figura. Il primo passo dunque è essere consapevoli, identificare quale archetipo tende a dominarci e capire che si tratta di modelli, e non della reale personalità. Identificandoli e rendendosi conto di quello che ha preso possesso del "palcoscenico" ci consente di spostarli e farli arretrare, riprendendo il controllo e lasciando che la nostra essenza si esprima liberamente. Senza dimenticare di tenere ciò che di buono l'archetipo ci ha donato e ci dona quotidianamente.

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